Sede direzionale di Silea S.p.A – Ecoparco

Sede direzionale di SILEA S.p.A. – Ecoparco | Valmadrera | 2001

concept

development

costruzione

dati progetto

data: 1996 – 2001
committente: S.I.L.E.A. S.p.A.
Società Intercomunale lecchese per l’Ecologia e l’Ambiente

oggetto: Nuova sede direzionale di Silea S.p.A.
Valmadrera, (Lc). Ecoparco

dati dimensionali:
Superficie area 17.395 mq
Superficie nuova sede 1.770 mq
Volumetria 6.190 mq
attività: Coordinamento generale; progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori. Progetto arredi. Immagine coordinata

Il progetto della nuova palazzina uffici della SILEA e delle aree verdi annesse è un progetto di forte integrazione infrastrutturale ed energetica con l’impianto esistente, quanto di dialogo paesaggistico e sociale con il contesto ed il territorio.

Il progetto recupera parte delle energie prodotte dal termovalorizzatore e le reinterpreta per due scopi principale: il condizionamento degli uffici e la creazione di un ecoparco con essenze tropicali. Il parco, è espressione della volontà di relazione con il contesto e con i residenti locali, offrendosi come struttura anche di servizio collettivo, come presenza forte a decisa nel contesto.

La progettazione e la realizzazione dei nuovi uffici e dell’adeguamento dell’area a verde pertinenziale ha seguito scopi e obiettivi che possiamo sintetizzare in tre principi guida.

Macroscala ed inserimento territoriale. Uno dei principali obiettivi del progetto SILEA consiste nella ricucitura dell’area di intervento sia con il contesto territoriale di Valmadrera che con lo specifico dei margini delle zone contigue. La volontà progettuale è stata di non limitare l’area di intervento alla sola scala interna del lotto di progetto, ma cercare di recuperarne il valore d’uso e quello percettivo nell’ambito paesaggistico e territoriale.

La palazzina uffici vuole comunicare il suo radicamento col contesto, ricercando un rapporto diretto ed evidente con il disegno integrato del parco, incluso tra gli uffici stessi e l’area dell’inceneritore. Il parco non separa, ma connette l’inceneritore agli uffici, fungendo da elemento didascalico sull’idea del riciclo e del riutilizzo delle energie residue prodotte dai forni.

La nuova area SILEA deve essere quindi un segno territoriale, abbracciando la scala del paesaggio locale, inserendosi in modo attivo con le sue infrastrutture nell’ambiente circostante, rigenerandone una nuova identità complessiva, forte e articolata. Basse energie e processi ciclici. Abbiamo inteso l’ impianto di smaltimento come un luogo di scambio e di trasformazione dell’energia: ci sembra inevitabile che nulla vada sprecato e che opti per il massimo riutilizzo di quanto generato, come avviene solitamente in natura.

Per questo abbiamo deciso per il riutilizzo deI vapore di raffredamento dei crogiuoli dell’inceneritore per produrre energia termica e frigorifera per la climatizzazione dell’edificio e per il recupero delle acque meteoriche da utilizzare per i servizi igienici con conseguente risparmio energetico e di risorse naturali. Successivamente il recupero delle acque permetterà la creazione di un ecoparco, creando quindi attraverso la presenza dell’inceneritore un habitat articolato e ciclico, unico, eccezionale e autosufficiente.

Sostenibilità e materiali puliti. Per questioni di coerenza ambientale ed energetica sono stati impiegati materiali certificati e eco-normati, riciclabili, evitando qualsiasi materiale o finitura tossica per l’uomo e l’ambiente. Pertanto sono stati utilizzati vetri ad alta resa energetica, legni non trattati chimicamente, linoleum, lamiere zincate, materiali, quindi, capaci di dialogare con la dimensione naturale che si vuole ricreare intorno e dentro all’edificio.